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Scientists sniff out the structure of a human olfactory receptor

Chemical News - 23 marzo, 2023 - 22:26
The research gives a first look at how chemicals trigger our sense of smell

Simple synthesis produces environmentally friendly energetic material

Chemical News - 23 marzo, 2023 - 21:43
DTAT-K could be an alternative to lead azide primary explosives

Making molecular movies of vision

Chemical News - 23 marzo, 2023 - 21:13
Researchers use femtosecond pulses of light to watch what happens when light hits the eye

Arsenite-induced necroptosis requires stress granules

Chemical News - 22 marzo, 2023 - 21:15
Process also depends on proteins that localize in stress granules

European response to US cleantech incentives leaves industry and environmentalists fuming

Chemical News - 22 marzo, 2023 - 20:27
Proposed law won’t stop cleantech firms moving projects from Europe to the US, Europe’s chemical industry says

IUPAC’s new director discusses how IUPAC comes up with naming recommendations

Chemical News - 21 marzo, 2023 - 20:43
Greta Heydenrych also talks community building, digitizing chemistry, and forging a common language

Podcast: The risks and rewards of lithium iron phosphate batteries

Chemical News - 21 marzo, 2023 - 17:00
Reporter Matt Blois explains how an inexpensive material could transform North America’s electric vehicle industry on C&EN Uncovered

Giornata mondiale dell’acqua (22 marzo).

BLOG: LA CHIMICA E LA SOCIETA' - 21 marzo, 2023 - 10:56

Luigi Campanella, già Presidente SCI

Siamo fatti per il 65% di acqua e questa composizione è fondamentale per il nostro stato di salute. Infatti è l’acqua che lubrifica articolazioni e muscoli, previene la secchezza della pelle, regola la temperatura, aiuta la digestione, mantiene la pressione sanguigna, aumenta le capacità fisiche, trasporta i nutrienti alle varie parti del corpo.

Questo induce i medici ad affermare che bisogna bere prima di avere sete. Ma oltre a bere un’altra forma di idratazione è quella termale. La chimica è la grande guida  di questa forma di cura e prevenzione; infatti la classificazione delle acque termali è tipicamente chimica in relazione ai minerali contenuti: sulfuree, salse, solfato carbonatiche ,ferruginose , bicarbonate ciascuna con evidenti maggiori capacità curative verso specifiche patologie

Si tratta di risorse preziose anch’esse, come tutte quelle riferite all’acqua, esposte a fenomeni di inquinamento. Il nostro territorio è ricco di pozzi in ambienti privati esposti a processi di inquinamento non controllati e non contrastati. Continua inoltre senza sosta, lo sversamento di preziose Acque Sulfuree di falda nei fiumi, come avviene per il fiume Aniene. Potrebbe e dovrebbe essere un tesoro, come lo è sempre stato sin dai tempi dei Romani. Ci dicono che siamo arrivati ad una quota di 6000 litri al secondo, sversati direttamente in Aniene attraverso canali che partono da impianti di estrazione di travertino, tramite potenti impianti di pompaggio. Accade ormai da anni, troppi anni.

Le cure termali sono un metodo terapeutico che consente di

–  diminuire o eliminare i farmaci

–  aumentare l’efficacia di un farmaco

–  ridurre gli effetti collaterali di alcune terapie di lungo periodo.

Le cure termali consentono inoltre:

– la diagnosi precoce di certe affezioni

– la prevenzione delle ricadute e delle complicanze.

L’effetto delle cure termali è pertanto curativo e preventivo. Ogni ciclo ha una tempistica minima studiata per permettere un riequilibrio efficace. Nelle malattie caratterizzate da crisi acute e ripetute, come l’asma, l’emicrania, l’eczema, le cure termali aiutano a diminuire la sensibilità agli agenti scatenanti. Quando i disturbi funzionali sono legati a delle difficoltà psicologiche, possono scomparire completamente una volta riconquistato l’equilibrio psichico.

L’inquinamento ambientale può danneggiare l’acqua termale rilasciando in essa composti estranei, quando non tossici, tanto che oggi alcune terme vengono periodicamente sanificate con radiazioni uv e con ozonoterapia, ma purtroppo quando la falda è stata intaccata la sua completa rigenerazione è difficile.

L’acqua termale contiene sempre molti minerali, ciascuno dei quali implica diversi benefici per la salute della pelle: 

magnesio: stimola la rigenerazione e la cicatrizzazione della pelle;

calcio: protegge e preserva i tessuti cutanei rinforzandone le difese;

manganese: potente antiossidante che stimola la rigenerazione cellulare combattendo così l’invecchiamento cutaneo;

potassio: idrata in profondità le cellule che caratterizzano il tessuto cutaneo;

silicio: rigenera e rende maggiormente compatta l’epidermide;

rame: un potente anti infiammatorio che previene e lenisce eventuali irritazioni;

ferro: fornisce ossigeno alle cellule che caratterizzano i tessuti cutanei agevolandone lo sviluppo;

zinco: stimola la crescita cellulare e ne favorisce il naturale turn over.

La recente legge 24 ottobre 2000 n. 323 definisce le acque termali come “le acque minerali naturali, di cui al regio decreto 28 settembre 1919 n. 1924, e successive modificazioni, utilizzate a fini terapeutici”. Ma non sempre la distinzione è nitida: in alcuni casi, ad esempio, quando le acque termali hanno caratteristiche di composizione tali da potere essere impiegate anche come “comuni” acque minerali (principalmente salinità non elevata e parametri nei limiti previsti dalla normativa), possono venire regolarmente messe in commercio per tale utilizzo.

Non è raro infatti osservare sulle etichette di alcune note acque minerali la dicitura: “Terme di……”. Al fine di stabilire il regime giuridico applicabile, più che alla origine occorre far riferimento alla utilizzazione delle acque. Per quanto riguarda gli aspetti microbiologici, le acque termali seguono quanto è previsto dalla normativa per le acque minerali mentre per gli aspetti chimici non si applica l’articolo 6 del Decreto 542/92 relativo alle sostanze contaminanti o indesiderabili. Questo articolo è da riferirsi, secondo il contenuto della nota del Ministero della sanità  del 19.10.1993, esclusivamente alle acque destinate all’imbottigliamento.

Il tenore di certi elementi (boro, arsenico, bario e altri) è ammesso nelle acque termali in misura superiore a quanto previsto per le acque minerali imbottigliate: il loro uso infatti, oltre ad essere molto limitato nel tempo, avviene sotto controllo medico. Occorre inoltre ricordare che talvolta è proprio la concentrazione di alcuni elementi a determinare l’attività  farmacologica delle acque termali. In Toscana ad esempio sono diffuse acque termali con boro in concentrazione superiore al valore limite previsto per le acque minerali, così come è noto l’impiego delle acque termali arsenicali-ferrugginose in alcuni impianti termali italiani. Con riferimento alle ricadute igienico sanitarie The Lancet, eccellenza scientifica di riferimento mondiale anche nella recente emergenza coronavirus, rilevava in un’inchiesta come la maggiore “rivoluzione sanitaria” in termini di numero di vite umane salvate nella storia fino ai nostri giorni, fosse la gestione sicura dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari, considerata addirittura più rilevante dell’invenzione degli antibiotici, dei vaccini e della stessa scoperta del genoma – che ci consente oggi di identificare i virus e studiare le cure. Disporre di una risorsa igienicamente pura è essenziale per garantire la propria salute nel tempo.

WWD actionlist

C’è poi il problema del recupero di risorse idriche ad oggi non utilizzabili, a partire da quelle marine

 All’Italia con 9000 km di coste il mare non manca, ma la salinità impedisce la fruizione diretta di questa risorsa. La desalinizzazione è adottata in quasi 200 Paesi al mondo con oltre 16000 impianti. In Italia è un tecnologia ancora indefinita per scelte e tempi a causa degli elevati costi energetici ad essa correlati, tanto che la politica energetica verso le fonti rinnovabili e quella economica verso il modello circolare potrebbero giocare un ruolo importante nel prossimo futuro. Israele ed Emirati Arabi ci insegnano che dall’acqua marina desalinizzata possono derivare giardini e verde. In Medio Oriente la percentuale di acqua potabile ottenuta dalla desalinizzazione di quella marina sfiora il 50%. In Europa il capofila in materia è la Spagna con quasi 800 impianti di desalinizzazione In Italia come dicevo siamo in uno stallo di attesa per motivi energetici ma anche per le carenze idriche che obbligano ad interventi urgenti per la produzione agricola e per quella industriale, piuttosto che a scelte strutturali.

L’allarme deriva anche dagli ultimi dati: il 2023 si presenta come l’anno più caldo di sempre con un aumento per i primi 2 mesi di 1,44 gradi rispetto alla media. In attesa di scelte e di tempi certi bisogna intervenire con provvedimenti di obbligato rigoroso risparmio, di identificazione di invasi e laghetti artificiali, di ricarica delle falde. Le piogge sono sempre di meno con un calo ogni anno dell’80% e con i grandi laghi e fiumi sempre più secchi:% di riempimento 19 per lago di Como, 36 per lago di Garda, 40 per Lago Maggiore, livello del Po 3 m sotto rispetto al livello idrometrico normale.

New sorbent captures 3 times as much CO₂

Chemical News - 20 marzo, 2023 - 20:54
The material can also convert the greenhouse gas into baking soda for ocean storage

EPA fast-tracks restrictions on 4 organophosphate pesticides

Chemical News - 20 marzo, 2023 - 20:10
Agency seeks to reduce spray drift to protect health of farmworkers and bystanders

This new molecule owes its chirality to oxygen alone

Chemical News - 20 marzo, 2023 - 00:42
The surprisingly stable chiral oxonium ion adds to fundamental principles in chemistry

Noi, le piante e gli anestetici.

BLOG: LA CHIMICA E LA SOCIETA' - 19 marzo, 2023 - 06:34

Claudio Della Volpe

Una delle lezioni che ci viene dall’osservazione della storia della scienza (è che è dura da accettare) è che spesso siamo ciechi di fronte a fenomeni evidenti.

Un esperimento chiave può essere fatto e perfino ripetuto più volte ma non sortisce i suoi effetti sulla nostra cultura se non dopo che la nostra costruzione teorica abbia acquisito lo spazio per accettarlo.

L’effetto degli anestetici è uno dei fenomeni che lo mostra.

La scoperta dell’azione degli anestetici risale al 1844; nel dicembre di quell’anno un dentista americano Horace Wells venne a sapere di una manifestazione ad Hartford sul protossido di azoto (meglio noto come gas esilarante, capace di indurre una sorta di ebrezza alcolica in chi lo aspirava). Durante lo spettacolo notò che uno dei volontari, che si era sottoposto alla somministrazione del gas, aveva urtato contro l’orlo di un sedile e, senza accorgersi della profonda ferita procuratesi alla gamba, aveva continuato a far divertire il pubblico, mantenendo i movimenti tipici di un ubriaco. Fu così che intuì la possibilità di estendere l’uso del protossido di azoto anche alla chirurgia odontoiatrica, e dimostrare ai medici dell’epoca che il dolore durante un’operazione chirurgica poteva essere anestetizzato. https://saluteuropa.org/scoprire-la-scienza/storia-dellanestesia/

Da N Engl J Med 2003;348:2110-24.

Appena 5 anni dopo, nel 1849, Scientific American dava notizia dell’esperimento fatto sulle piante “sensibili” da tale Dr. Manet e riportato sul Transactions of Physicial Society of Geneva usando il cloroformio con analoghi risultati. La notizia però si perse e non è stata mai più citata.

Dovettero passare trent’anni e si arrivò al 1878 quando il grande Claude Bernard, fisiologo francese considerato il fondatore della medicina sperimentale, (gli si deve la nozione di mezzo interno e di omeostasi, fondamento della biologia moderna) riscoprì l’effetto e lo riportò nel suo libro Leçons sur les phénomènes de la vie communs aux animaux et aux végétaux. (Librairie J.-B. Baillière et Fils) con un esperimento condotto sulla Mimosa pudica usando l’etere (pg. 259 del libro). Bernard riscoprì il fenomeno e non cita l’esperimento seminale di Manet, fatto quasi 30 anni prima con un diverso anestetico. Egli ne concluse che le piante e gli animali devono condividere un’essenza biologica comune che viene interrotta dagli anestetici.

Da allora la cosa è stata studiata e riportata parecchie volte in letteratura fino ad arrivare alla moderna riscoperta di massa (legata fra gli altri all’attività dell’italiano S. Mancuso) che anche le piante mostrano fenomeni di sensibilità notevolissimi tanto da poter essere considerate non solo sensibili ma perfino “intelligenti”: Planta sapiens (che è poi il titolo di un recente libro di Paco Calvo ed. Il saggiatore).

In realtà la sensibilità all’anestesia è sorprendente poiché accomuna noi, i batteri, le piante e perfino i mitocondri, che come abbiamo ricordato altrove sono batteri che si sono uniti ad altri contribuendo alla formazione della cellula eucariota. Insomma specie che si sono di fatto succedute nell’ambito di almeno un miliardo e mezzo di anni di evoluzione hanno conservato una profonda sensibilità alle medesime molecole.

Questo però nel caso delle piante dovrebbe aiutarci a vederle da un punto di vista diverso. Le piante in sostanza non sono lo “sfondo” della vita animale, ma sono anch’esse vive ed attive con meccanismi che non ci appaiono evidenti solo perché i loro tempi sono diversi dai nostri; ma questo non giustifica una nostra pretesa superiorità.

Da leggere: Planta sapiens, Perché il mondo vegetale ci assomiglia più di quanto crediamo di Paco Calvo con Natalie Lawrence, Ed. Il Saggiatore, 2022, pag. 350

Fragrance makers under investigation

Chemical News - 16 marzo, 2023 - 19:48
European regulators look to sniff out cartel activity among leading fragrance ingredient firms

Combattere le disuguaglianze

BLOG: LA CHIMICA E LA SOCIETA' - 16 marzo, 2023 - 09:21

Vincenzo Balzani, professore emerito UniBo

Il presente modello di sviluppo spinge alla competizione e alla perdita dell’idea di bene comune, causando il deterioramento del tessuto sociale. Il principale, se non unico obiettivo è arricchirsi. Questa situazione si è inacerbata con la crisi pandemica, la guerra in Ucraina e tutti i problemi collegati.

Nonostante la crisi energetica, le compagnie petrolifere stanno guadagnando in modo abnorme (ENI: 10,81 miliardi di euro nei primi nove mesi 2022). Pochi giorni fa, i giornali ci hanno informato che Leonardo nel 2021 ha venduto armi per 13,9 miliardi di dollari, prima fra le aziende europee, e che l’amministratore delegato di una grande banca italiana ha chiesto un aumento del 40% per il suo stipendio, che è già di 7,5 milioni all’anno. In Gran Bretagna, Equality Trust ha riportato che il numero dei miliardari è aumentato da 15 nel 1990 a 177 nel 2022 e che nello stesso periodo la ricchezza dei miliardari è aumentata di più del 1000%, mentre è cresciuto enormemente il numero di poveri. Equality Trust sottolinea che questo divario non è da imputarsi al fatto che i miliardari sono persone intelligenti, creative o fortemente dedicate al lavoro, ma perché essi sono i maggiori beneficiari di un sistema economico inadeguato. E’ quanto afferma anche papa Francesco nell’enciclica Laudato si’: ”Ciò che sta accadendo ci pone di fronte all’urgenza di procedere in una coraggiosa rivoluzione culturale”.

Un’indagine estesa a molti paesi sviluppati indica che al crescere delle disuguaglianze aumentano gli indici di malessere, come la violenza e l’abuso di droghe, mentre diminuiscono gli indici di benessere, come la fiducia reciproca e la mobilità sociale. Quindi, se si vuole migliorare la qualità della vita si devono ridurre le disuguaglianze, problema che non può essere risolto con una caritatevole politica sociale. Consumando più risorse e, allo stesso tempo, aumentando le disuguaglianze, si scivolerà sempre più velocemente verso l’insostenibilità ecologica e sociale, fino a minare, in molti paesi, la sopravvivenza della stessa democrazia.

La piramide dei ricchi nel mondo (fonte: Sole24Ore)

Per migliorare il mondo è necessario, anzitutto, chiedersi ciò che deve essere fatto e ciò che non deve essere fatto, prendendo come valori di riferimento l’obiettivo del lavoro, la sua metodologia e il suo significato. L’obiettivo deve essere la custodia del pianeta, la metodologia giusta è la collaborazione, il significato è la dignità di ogni singola persona. Poi c’è l’economia; in gennaio, i trenta membri della Transformational Economics Commission del Club di Roma hanno chiesto al World Economic Forum di Davos, nel quale ogni anno si incontrano i leader dei governi, dell’economia e della società civile, di prendere concrete decisioni per frenare il cambiamento climatico e prevenire l’instabilità sociale. Hanno calcolato che il forte aumento della spesa pubblica può essere totalmente coperto con fondi ottenuti tassando in modo più efficiente e maggiormente progressivo le imprese e le persone più ricche, in base anche alle emissioni di gas serra che producono e a quanto pesantemente sfruttano le risorse del pianeta.

Tutto questo è in linea con quanto afferma papa Francesco nell’enciclica Laudato si’: ”Ciò che sta accadendo ci pone di fronte all’urgenza di procedere in una coraggiosa rivoluzione culturale”.

Private equity firm Apollo to buy distributor Univar

Chemical News - 14 marzo, 2023 - 22:31
The third-largest chemical distributor finds a home after failed talks with rival Brenntag

EPA targets 6 PFAS in drinking water

Chemical News - 14 marzo, 2023 - 21:34
US proposal sets limits for legacy and commercially relevant ‘forever’ chemicals

Pfizer snaps up Seagen for $43 billion

Chemical News - 14 marzo, 2023 - 20:12
‘The right merger at the right time,’ says Seagen CEO

Wastewater treatment releases nearly double the methane that was previously thought

Chemical News - 14 marzo, 2023 - 18:56
Laser measurements taken from public roads in the US provide better estimates than current EPA and IPCC guidelines do, researchers say

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