Apparecchio di Dumas (Anteriore al 1881)
Apparecchio di Dumas (Anteriore al 1881)
La determinazione delle densità dei vapori costituì un’attività cruciale per i chimici nella prima metà dell’Ottocento, perché permise, dal confronto del loro valore con quello della densità dell’idrogeno gassoso, nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, di determinare il peso molecolare anche delle sostanze che a temperatura ambiente non si trovano allo stato gassoso. Nel 1826 Jean Baptiste Dumas (1800-1884) mise a punto un metodo per determinare i pesi molecolari dalle densità dei vapori. L’apparato consisteva in un bulbo di vetro dalle pareti sottili, della capacità di circa 200 ml, con il collo assottigliato, fino a diventare un capillare. Il bulbo viene pesato, scaldato leggermente, e si immerge la punta sottile del collo nel liquido da determinare; per raffreddamento del bulbo, si crea una depressione che aspira al suo interno una piccola quantità del liquido volatile. |
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Il bulbo è quindi immerso in un bagno di acqua bollente, o comunque una trentina di gradi al di sopra del punto di ebollizione del liquido. Quando tutto il liquido si è trasformato in vapore per ebollizione, e il vapore ha riempito il bulbo, scacciandone l’aria, la sommità del capillare è saldata alla fiamma, e il bulbo pesato di nuovo, ricavando dalla differenza il peso del vapore in esso contenuto. Per determinarne il volume, il bulbo viene immerso completamente in acqua, si rompe il capillare, in modo che l’acqua entri e riempia tutto il bulbo; dal peso del pallone pieno si risale a quello dell’acqua, e quindi al volume del bulbo e del vapore in esso contenuto.
Un processo alternativo, messo a punto da Gay-Lussac e perfezionato da Hofmann e Meyer, consisteva nel determinare il volume occupato da una quantità pesata di sostanza liquida.
Bibliografia
Robert Bud, Deborah Jean Warner, Instruments of Science, Garland Publishing Inc., New York and London (1998) pag 644
Icilio Guareschi, Enciclopedia della Chimica, pag 215